ALFA BASKET: UNA “CANTERA” ALL’AVANGUARDIA

Grandi novità, quest’anno, in casa rossazzurra. Il progetto ALFACUS, le collaborazioni con la scuola “Francesco Venturino” ex San Filippo Neri e la Pgs Sales Catania. Di questo e di molto altro abbiamo parlato con i coach Davide Di Masi ed Enrico Famà

Serie B, ma non solo. Perché il progetto Alfa Basket Catania rimane incentrato e focalizzato sui giovani. Sui ragazzi, che amano la “palla a spicchi” e che un giorno sperano di poter emergere nel basket. Gli sforzi e i sacrifici del Presidente Nico Torrisi e del Direttore Generale Carmelo Carbone sono diretti anche, e soprattutto al settore giovanile. La “cantera” alfista è all’avanguardia. Asticella sempre più alta e voglia di ben figurare in tutti i campionati dove i rossazzurri saranno protagonisti. La passata stagione è stata fantastica. Il risultato più prestigioso l’ha colto l’Under 14, che ha vinto il titolo provinciale e regionale conquistando un brillante dodicesimo posto alle finali nazionali di Cagliari. Il vivaio rossazzurro riparte da qui. Con forza, tenacia e determinazione.

“Le attività al Leonardo Da Vinci sono partite tutte – afferma il tecnico Davide Di Masi, responsabile del settore giovanile dell’Alfa -. Abbiamo tutte le categorie: Scoiattoli (2010-2011-2012-2013), Aquilotti (2008-2009), Esordienti (2007) per il minibasket, poi abbiamo Under 13 (2006), Under 14 (2005), Under 15, Under 16, Under 18 e Under 20. Non ci manca nulla. Si lavora sodo e con entusiasmo”.

Coach Di Masi, quest’anno avete attivato importanti collaborazioni.

“Continua la sinergia con la Pgs Sales guidata da Mario Condorelli, che quest’anno è entrato anche far parte della dirigenza del settore giovanile. Tra i coach della Sales figura anche Marco Consoli, che allena l’Under 16. In questa stagione la novità principale è rappresentata dall’accordo con il Cus Catania. Un progetto importante e già partito. Almeno due volte alla settimana ci incontriamo per gestire al meglio tutti i gruppi. AlfaCus è una collaborazione attiva, che spero dia grandi risultati”.

Quanto il progetto ALFACUS arricchisce la cantera rossazzurra?

“Molto. Intanto non siamo più dei competitors sportivi, ma adesso siamo sulla stessa barca con l’obiettivo di lavorare al meglio e in maniera omogenea su tutte le categorie”.

Quest’anno c’è ancora la possibilità per i giovani di avvicinarsi al basket targato Alfa?

“Certo. Basta contattare me, Enrico Famà e il dirigente Mario Litrico. Siamo presenti tutti i pomeriggi al Leonardo Da Vinci e abbiamo anche un centro minibasket alla scuola Francesco Venturino ex San Filippo Neri”.

In via dei Salesiani 2, in collaborazione con la società “We Sport”, istruttori qualificati e competenti sono a disposizione di quanti volessero avvicinarsi a questa disciplina sportiva. Alla “Francesco Venturino”, martedì e giovedì, si allenano le categorie Scoiattoli dalle ore 15,30 alle 16,30; Aquilotti dalle ore 16,30 alle 17,45; Esordienti dalle ore 16,30 alle 17,45. A gestire il nuovo centro è coach Enrico Famà.

“Siamo soddisfatti – racconta Enrico Famà – Tutto funziona per il verso giusto. Siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa. C’è una buona base di bambini (2013-2014), che è fondamentale per il futuro”.

Coach Famà, da dove nasce l’idea di un centro minibasket all’ex San Filippo Neri?

“E’ importante delocalizzare i nostri centri. Oltre al Leonardo Da Vinci, struttura ben avviata da anni, è stato necessario avere anche un altro impianto a nostra disposizione più vicino al centro della città anche per venire incontro alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie”.

Come è strutturato il nuovo centro?

“A breve avremo anche un nuovo istruttore, Marco Pennisi. I corsi delle categorie Pulcini ed Esordienti sono già scattati. Tra poco partirà anche il corso riservato agli Aquilotti. Contiamo circa una quarantina di iscritti. La qualità che noi istruttori ci proponiamo di offrire ai ragazzi, non appena verranno organizzati in modo definitivo i tre gruppi, sarà come quella che offriamo al Leonardo Da Vinci. Seguiamo i ragazzi con passione, professionalità e tanto entusiasmo. Il basket è un gioco divertente. Speriamo di formare i ragazzi dal punto di vista sportivo e umano”.

 

 

 

 

 

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